Viviamo in una società frenetica, nella quale grandi aspettative sono riposte su ognuno di noi. La sensazione è spesso che quanto diamo non basti mai, che si possa e si debba fare sempre meglio. Un senso di inadeguatezza, una sensazione di frustrazione può facilmente impadronirsi di noi e farci sentire fuori posto e inadeguati, non all’altezza delle situazioni. Un senso di gentilezza amorevole prima di tutto con noi stessi è il punto di partenza per un percorso trasformativo individuale e sociale.
Bodhicitta in sanscrito significa “cuore risvegliato” o “mente risvegliata”. Si tratta dell’espressione del potenziale di empatia insito nell’essere umano. Svelando tale potenziale possiamo divenire pienamente umani, per quanto scomodo tutto ciò possa essere. La Bodhicitta è un misto di tenerezza, di vulnerabilità e di compassione rivolta a ogni essere, che può essere coltivato attraverso la pratica che porta lo stesso nome e che sarà introdotta nel corso del weekend, come elemento centrale degli insegnamenti del Buddismo mahayana.
La pratica della Bodhicitta consiste nella contemplazione di quattro principi detti “incommensurabili”: gentilezza amorevole, compassione, gioia ed equanimità, verso noi stessi e verso gli altri, incluse le persone con le quali vi sono problemi relazionali, sentimenti di ostilità o di rancore.
Il seminario, aperto a tutti, comprenderà presentazioni introduttive, pratica guidata e momenti di condivisione.
Teacher: Daniele Bollini
Registrations / Information: ticino.shambhala.ch – [email protected] – 076 679 22 65